Anticipo Cassa Integrazione dalle Banche

Gentile cliente,

con la presente forniamo informazioni in merito alla convenzione stipulata tra ABI e Parti Sociali, ai fini dell’anticipazione del trattamento economico di cassa integrazione ai lavoratori dipendenti. Tale accordo prevede che il dipendente possa stipulare un apposito finanziamento a condizione agevolate in modo da ottenere in poco tempo l’importo spettante, senza attendere la liquidazione dall’Ente di riferimento che potrebbe richiedere diverse settimane.

Chi ne può beneficiare:

  1. solo i lavoratori posti in cassa integrazione a zero ore a seguito di Covid19
  2. per i quali l’azienda NON anticipa in busta paga il trattamento di cassa integrazione
  3. sia per chi viene posto in cassa integrazione Ordinaria o Fondo di Integrazione Salariale (FIS)
  4. sia per chi viene posto in cassa integrazione tramite FSBA o Cassa in Deroga Regionale
  5. per i dipendenti con cassa integrazione a orario ridotto (no zero ore) la convenzione relativa è in fase di attivazione, in questo caso meglio contattare direttamente la propria banca

Ammontare
l’anticipo massimo richiedibile è di 1.400 euro netti, valido per un periodo di 9 settimane per dipendenti a tempo pieno – in tutti gli altri casi l’importo è da riproporzionare.

Modalità operative
Per ottenere l’anticipazione il lavoratore dovrà farne richiesta in banca, preparando tutta la documentazione prevista dal suo istituto. Oltre al modulo di richiesta che dovrà essere controfirmato dal datore di lavoro, è previsto un documento da trasmettere a INPS/Ente e Datore di Lavoro con indicato il conto corrente sul quale dovrà essere versato il trattamento di cassa integrazione (serve a INPS per effettuare il pagamento, serve al Datore di Lavoro per effettuare la comunicazione con i dati del dipendente per la cassa integrazione).

Restituzione dell’importo
Il versamento della Cassa Integrazione varrà come rimborso totale o parziale del prestito ricevuto. Nel caso in cui questo non dovesse accadere, la banca comunicherà al datore di lavoro l’importo del prestito residuo, in modo che l’azienda trattenga l’ammontare residuo in busta paga.

Obbligazioni del datore di lavoro
Il datore di lavoro non è parte in causa per questa procedura, se non per la compilazione della dichiarazione in cui si attesta la cassa integrazione; Nel caso in cui la cassa integrazione non dovesse essere accolta a causa di un comportamento colposo del datore di lavoro quest’ultimo sarà considerato obbligato in solido per la restituzione.

Per tutte le informazioni i dipendenti sono invitati a rivolgersi alla propria banca, in calce a questa email è possibile prelevare i moduli di richiesta.

NB: Nei moduli viene chiesto al datore di lavoro di dichiarare la data di presentazione della richiesta di cassa integrazione, la scadenza per effettuare questa pratica è di 4 mesi rispetto al primo giorno di assenza dei lavoratori; per questo motivo invitiamo a scrivere che la richiesta sarà presentata entro i termini di legge.

Lo Studio rimane a disposizione per il supporto e i chiarimenti necessari.

 

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